Anche quest'anno, il nostro Istituto non poteva non ricordare un giorno così significativo per l'intera umanità, soffermandosi su una delle pagine più strazianti ed incomprensibili della storia. La funzione del ricordo illumina le nostre origini, le radici della storia di ciascuno. Fare memoria è un esercizio che induce tutti a guardare il passato per fissare nuove prospettive e nuovi orizzonti di libertà, di rispetto, di cooperazione, di pace e di giustizia. La Redazione
E con tali sentimenti che gli alunni e i docenti hanno voluto celebrare il 27 gennaio 2023 il “Giorno della Memoria”. Tutti gli alunni sono stati coinvolti a riflettere sui temi toccanti della discriminazione razziale (dai più piccoli della scuola dell'Infanzia con piccoli ma significativi lavoretti, a quelli di scuola Primaria con visione di cartoni e letture di libri e poesie, a quelli di scuola Secondaria di primo grado con la lettura di brani antologici, l’ascolto di pezzi musicali e la visione di film. Le diverse attività proposte hanno permesso di produrre pensieri e poesie, che sono confluiti in cartelloni, fili di libertà e pietre della memoria. Relativamente alla scuola Secondaria, gli alunni delle classi prime e della 3^ B della sede centrale si sono strette attorno alla Dirigente scolastica dott.ssa Tecla Guzzardi nel cortile della scuola in un momento intenso in cui i loro cuori hanno parlato di pace, di amicizia, di fratellanza attraverso libri illustrati realizzati per l’occasione, farfalle variopinte e papaveri rossi. Nel loro immaginario con una mongolfiera hanno voluto far volare i loro messaggi di solidarietà a tutti quei popoli che ancora oggi sono dilaniati da guerre fratricide. Mentre gli alunni della 3^ B hanno scritto uina lettera a Liliana Segre (e ricevuto anche risposta), gli alunni delle terze A, C, D hanno partecipato in modo attivo e creativo alla manifestazione cittadina indetta dalla Società di Storia Patria e Cultura e dal Comune di Caltagirone. In questa occasione hanno conosciuto le storie di alcuni testimoni indiretti dell’olocausto: i racconti pieni di pathos di padre Enzo Mangano e della signora Dottorello, figli di vittime della deportazione nazista, li hanno arricchiti emotivamente donando loro la giusta misura di quanto le azioni contro la dignità della persona umana possano arrecare ferite indelebili nel cuore di chi le riceve. Tale coinvolgimento emotivo ha reso ancor più intensa la proclamazione dei loro pensieri. Inoltre, in modo più consapevole hanno assunto l’invito a divenire seminatori di pace mettendo a dimora dei bulbi di fiori. Ci ricorda Liliana Segre che “Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani. La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare. Sta a noi farlo." La Redazione
Cliccando sul seguente link è possibile visualizzare il video sulla manifestazione cittadina indetta dalla Società di Storia Patria e Cultura e dal Comune di Caltagirone.
https://www.facebook.com/comunecaltagirone/videos/6013081972087324/
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